Presentazione

 

Le dieci sedi scolastiche dell’IC Mondovì1 sono tutte situate nel comune di Mondovì, che offre numerosi soggetti culturali con i quali la scuola collabora attivamente in iniziative e progetti: Museo della ceramica, Museo della stampa, Biblioteca Civica, Scuola Comunale di Musica, Teatro Baretti, Accademia Montis Regalis. Con la diminuzione delle risorse finanziarie provenienti da enti esterni, l'Istituto ha progressivamente aumentato la propria capacità progettuale partecipando e vincendo numerosi bandi e finanziamenti e, soprattutto, sfruttando in modo produttivo le risorse e le competenze interne per  sviluppare e realizzare idee di ampliamento dell’offerta formativa. La popolazione scolastica frequentante l’Istituto è molto eterogenea: nel tempo si sono evidenziate alcune situazioni di criticità che la scuola ha dovuto fronteggiare; il numero sempre più elevato di alunni stranieri (zone di provenienza da Marocco, Albania, Romania paesi dell'Africa centrale e dell'America Latina, Cina e profughi dall'Afghanistan e dall'Ucraina) di prima e seconda generazione, la cui percentuale  varia a seconda dei plessi, con forte incidenza nel plesso Trigari per la Scuola dell'Infanzia e la Scuola Primaria.
L'Istituto si è dotato di un protocollo di inserimento per gli alunni stranieri, con focus sulle modalità funzionali e l'inserimento più proficuo per gli alunni nuovi arrivati. Sono in aumento casi di disagio socio-economico, stranieri e non, seguiti dai servizi di territorio e di difficoltà linguistiche anche su alunni di seconda generazione. Negli ultimi anni, si è registrato un significativo aumento del numero di alunni certificati con BES e di alunni con disabilità anche gravi e gravissime: il Gruppo di Lavoro per l'Inclusione dell'Istituto ha organizzato modalità periodiche azioni di mappatura delle sopracitate utenze, in base alle quali progettare iniziative di didattica inclusiva e di personalizzazione dell'insegnamento. L'Istituto, inoltre, ha elaborato progetti di ampliamento dell'offerta formativa relativi alle aree di prevenzione del disagio e dell'abbandono scolastico e lavora in rete con il CSSM, associazioni e cooperative attive sul territorio. In particolare, è partner attivo sui bandi relativi alle povertà educative e all’inserimento di alunni stranieri.
La nuova normativa sulla formulazione del PEI ha richiesto un significativo impegno nel ripensare e riformulare l'azione didattica al fine di sostenere e supportare i progetti di vita degli alunni disabili in un’ottica di valorizzazione delle loro competenze anche per il futuro.
La situazione pandemica, superata da poco, ha acuito, nonostante l’impegno di docenti, il divario tra gli alunni, fortemente condizionati del contesto socio-economico e linguistico di provenienza. E’ quindi impellente la necessità di attivare azioni di supporto alla didattica, anche in vista del contenimento e della prevenzione. L'ostacolo linguistico rappresenta uno dei problemi maggiori sia nella Scuola Primaria sia nella Scuola Secondaria di primo grado, in quanto anche molti alunni di seconda generazione non possiedono gli strumenti linguistici adeguati allo studio. Occorre quindi pensare strategie didattiche che permettano a tutti la realizzazione di percorsi formativi adeguati, legati, in particolare all'acquisizione delle abilità di studio e dei linguaggi disciplinari.